Relazione Ia Edizione

Indagine sulla Qualita’ percepita nei Day Hospital Oncologici

Azienda Ospedaliera Università e ULSS 16 di Padova – Premio per gli Infermieri Day Hospital Area Oncologica

Prima Edizione

Introduzione

L’Associazione Onlus “Cecilia per la Ricerca”, che ha istituito il premio per gli Infermieri di Day Hospital Area Oncologica, nasce il 12 novembre 2003 dal desiderio di chi, insieme a Cecilia, nel corso della Sua malattia ha condiviso desideri aspettative e speranze lungo un percorso terapeutico irto di difficoltà sia dal punto di vista fisico che dal punto di vista psicologico. La lotta contro tutte le malattie oncologiche è molte volte una lotta impari, e proprio l’esperienza di Cecilia e di chi con Lei ha vissuto il dramma devastante di una malattia ematologica maligna, che non Le ha lasciato via di scampo, ci ha spinto a fondare questa Associazione, che ha l’obiettivo di sostenere economicamente progetti e iniziative nel campo delle malattie ematologiche maligne, ritenendo che sostenere la ricerca e migliorare l’assistenza medica e infermieristica accrescono la qualità della vita di un malato e gli consentono di affrontare il più serenamente possibile un percorso disseminato di ostacoli. I fondi necessari vengono reperiti tramite il contributo economico di persone o aziende.

L’idea di questo premio nasce dall’esperienza della malattia di Cecilia che ha portato familiari ed amici a relazionarsi con il personale paramedico di varie strutture, incontrando disponibilità e sensibilità differenti in momenti in cui anche una sola parola detta nel modo giusto poteva far sopportare in maniera diversa il peso di un percorso terapeutico difficile e talvolta inutile. L’Associazione supporta, inoltre, ricerche scientifiche che promuovono le conoscenze nel campo delle malattie ematologiche maligne, mantenendo la massima trasparenza riguardo a tutte le decisioni sui progetti da finanziare e gli obiettivi da raggiungere.

L’Associazione ha istituito un premio di 5000.00 Euro per gli infermieri di un Day Hospital Oncologico dell’Azienda Ospedaliera Università e dell’ULSS 16 di Padova, e ha promosso un’indagine sulla qualità percepita, rilevata mediante questionario autosomministrato, per premiare il gruppo di infermieri che più si è distinto per professionalità, disponibilità, e sensibilità nei confronti dei pazienti.

Soggetti e Metodi

Sono stati considerati 5 Day Hospital che operano nel campo delle malattie ematologiche maligne dell’adulto, e più precisamente: Oncologia Medica (diretta dal prof. Monfardini), Oncologia dell’ULSS 16 (diretta dal prof. Cartei), Day Hospital Onco-Ematologico (Responsabile dott. Pietrogrande, afferente alla Clinica Medica II diretta dal Prof. Pagnan), Ematologia (diretta dal prof. Semenzato) e Radioterapia (diretta dal dott. Sotti). D’ora in poi, i Day Hospital saranno identificati con il nome del Responsabile.

Il questionario usato nell’indagine – redatto dalla dott.ssa Silvana Bortolami e dalla dott.ssa Barbara Didonè (Ufficio Relazioni con il Pubblico, URP, dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova), dal dott. Marco Lo Savio (Presidente dell’Associazione) e dal prof. Giuseppe Mastrangelo (Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica, Università di Padova) –mirava ad indagare la percezione da parte dei pazienti della qualità del servizio dei Day Hospital in generale e, in particolare, delle qualità professionali ed umane del personale infermieristico (vedi Appendice A).

Sono stati stampati 1000 questionari a cura dell’URP e, nel settembre 2004, sono state consegnate al CapoSala di ogni Day Hospital 200 copie del questionario, assieme a 50 brochure (contenente materiale informativo sull’Associazione), 3 locandine da esporre e un’urna per la raccolta dei questionari. Sono state fornite al tempo stesso le seguenti indicazioni per lo svolgimento dell’indagine:

  • apporre il timbro della propria unità operativa sulla pagina frontale del questionario;
  • consegnare ad ogni paziente (o familiare che lo accompagna) una copia del questionario;
  • invitare il paziente a compilarlo – con l’aiuto di un familiare se necessario – e inserirlo nell’urna;
  • in caso di esaurimento dei questionari (previsione di durata dell’indagine circa tre mesi), telefonare all’Associazione per la consegna di ulteriori copie.

I questionari sono stati somministrati da ottobre a dicembre 2004.

Analisi statistica

Solo 11 questionari furono restituiti dall’unità operativa del dott. Sotti. Il numero era troppo basso rispetto al volume di attività dell’unità operativa; ciò faceva insorgere dubbi in riferimento alla precisione delle stime e alla possibilità di bias. Per questi motivi, i questionari della Radioterapia non sono stati considerati nell’analisi statistica.

Le domande che indagavano l’atteggiamento degli infermieri verso gli utenti (vedi Appendice A) erano la n° 6 (Si sente accolto dal personale infermieristico?), 7 (Ritiene che il personale infermieristico le dia delle informazioni comprensibili?) e 8 (Ritiene che i sui colloqui con gli infermieri siano adeguati alle sue esigenze?), con 5 risposte preclassificate: per niente; poco; sufficientemente; abbastanza; e molto.

Per ogni domanda è stata costruita una tabella 5´4 (5 righe e 4 colonne), in cui il numero di righe è pari al numero di risposte preclassificate e il numero di colonne è pari al numero di Day Hospital considerati. I dati sono stati rappresentati da frequenze e sono stati analizzati con il test chi quadrato (?2), calcolando il ?2 generale con (r-1)´(c-1) = 12 gradi di libertà. In un’altra tabella sono state conglobate le righe e le colonne. In particolare, per quanto riguarda le righe, sono state conglobate assieme le righe 1 (per niente), 2 (poco), 3 (sufficientemente) e 4 (abbastanza); per quanto riguarda le colonne sono state conglobate le due unità Day Hospital che avevano la  frequenza più bassa e, dall’altra parte, le due unità che avevano riportato la frequenza più elevata del punteggio “molto”. Successivamente è stata costruita una sottotabella in cui vi erano 2 righe (“per niente/poco/sufficientemente/abbastanza” contro “molto”) e 2 colonne, ciascuna corrispondente alle due unità Day Hospital che avevano conseguito il punteggio più elevato. Anche per queste tabelle, è stato calcolato il ?2 con un numero inferiore di gradi di libertà.

Per l’analisi statistica è stato usato il package statistico STATA 8.

Risultati

Il totale dei questionari restituiti è 389. La figura 1 mostra la distribuzione percentuale tra le varie unità. Se si rapporta il numero di questionari compilati al volume di attività delle unità operative e quindi al numero di pazienti che si sono rivolti al Day Hospital almeno una volta nel periodo indicato, si evidenzia una maggiore partecipazione dei pazienti delle unità operative di Pietrogrande, Cartei e Semenzato.

La distribuzione per sesso, età, scolarità, e condizione professionale nelle unità operative considerate sono riportate nelle figure 2, 3, 4 e 5, rispettivamente. Si può vedere che non vi sono rilevanti differenze tra le unità operative.

La tabella 1a mostra le risposte che gli utenti hanno fornito alla domanda 6. Il chi quadrato con 12 gradi di libertà pari a 76.6 è statisticamente molto significativo (p<0,0001). È interessante notare che lo score “per niente” non è mai stato riportato da nessun paziente. Inglobando lo score “abbastanza” con “molto”, si evidenzia una percentuale pari a 100% (129/129) per Pietrogrande, 95% (82/86) per Semenzato, 90% (65/72) per Cartei, e 80% (64/80) per Monfardini. Le differenze tra le unità operative sono, invece, più marcate considerando soltanto lo score “molto”; la frequenza per le unità operative di Pietrogrande e Semenzato è sensibilmente più elevata rispetto agli altri due Day Hospital.

Sono state pertanto conglobate le due unità di Pietrogrande e Semenzato da un lato e dall’altro quelle di Cartei e Monfardini. Inoltre sono state inglobate le righe corrispondenti agli score “per niente”, “poco”, “sufficientemente” e “abbastanza”. Le frequenze sono riportate nella Tabella 1b. Al confronto mostrato in questa tabella corrisponde un chi quadrato pari a 53.1 con un grado di libertà (p< 0,0001), che rappresenta la quota più rilevante del chi quadrato generale. In altri termini, le significative differenze tra i gruppi evidenziate in tabella 1a sono spiegate soprattutto dal confronto dei gruppi così come sono mostrati nella tabella 1b.

Infine è stata ottenuta una sottotabella (tabella 1c) in cui sono confrontati i due Day Hospital con frequenza più elevata di punteggio “molto”. Il chi quadrato, pari a 4.36 con un grado di libertà (p<0.037) suggerisce una differenza di significatività borderline tra le due unità operative.

La tabella 2a mostra le risposte che gli utenti hanno fornito alla domanda 7. Il chi quadrato con 12 gradi di libertà pari a 56.5 è statisticamente molto significativo (p<0,0001). Solo un soggetto ha lamentato di essere “per niente” soddisfatto per quanto riguarda la comprensibilità delle informazioni fornite dagli infermieri. Inglobando lo score “abbastanza” con “molto”, si evidenzia una percentuale pari a 95% (122/129) per Pietrogrande, 94% (81/86) per Semenzato, 85% (61/72) per Cartei, e 76% (61/80) per Monfardini. Le differenze tra le unità operative sono, invece, più marcate considerando soltanto lo score “molto”; la frequenza per le unità operative di Pietrogrande e Semenzato è sensibilmente più elevata rispetto agli altri due Day Hospital.

Sono state pertanto conglobate le due unità di Pietrogrande e Semenzato da un lato e dall’altro quelle di Cartei e Monfardini. Inoltre sono state inglobate le righe corrispondenti agli score “per niente”, “poco”, “sufficientemente” e “abbastanza”. Le frequenze sono riportate nella Tabella 2b. Al confronto mostrato in questa tabella corrisponde un chi quadrato pari a 25.30 con un grado di libertà (p< 0,0001), che rappresenta la quota più rilevante del chi quadrato generale. In altri termini, le significative differenze tra i gruppi evidenziate in tabella 2a sono spiegate soprattutto dal confronto dei gruppi mostrati nella tabella 2b.

Infine è stata ottenuta una sottotabella (tabella 2c) in cui sono confrontati i due Day Hospital con frequenza più elevata di punteggio “molto”. Il chi quadrato, pari a 5.41 con un grado di libertà (p<0.020) suggerisce una differenza di significatività borderline tra le due unità operative.

La tabella 3a mostra le risposte che gli utenti hanno fornito alla domanda 8. Il chi quadrato con 12 gradi di libertà pari a 57.5 è statisticamente molto significativo (p<0,0001). Solo 3 soggetti hanno riportato lo score “per niente” in risposta alla domanda “Ritiene che i colloqui con gli infermieri siano adeguati alle sue esigenze?”. Inglobando lo score “abbastanza” con “molto”, si evidenzia una percentuale pari a 94% (121/129) per Pietrogrande, 90% (77/86) per Semenzato, 83% (60/72) per Cartei, e 64% (51/80) per Monfardini. Le differenze tra le unità operative sono, invece, più marcate considerando soltanto lo score “molto”; la frequenza per le unità operative di Pietrogrande e Semenzato è sensibilmente più elevata rispetto agli altri due Day Hospital.

Sono state pertanto conglobate le due unità di Pietrogrande e Semenzato da un lato e dall’altro quelle di Cartei e Monfardini. Inoltre sono state inglobate le righe corrispondenti agli score “per niente”, “poco”, “sufficientemente” e “abbastanza”. Le frequenze sono riportate nella Tabella 3b. Al confronto mostrato in questa tabella corrisponde un chi quadrato pari a 35.01 con un grado di libertà (p< 0,0001), che rappresenta la quota più rilevante del chi quadrato generale. In altri termini, le significative differenze tra i gruppi evidenziate in tabella 3a sono spiegate soprattutto dal confronto dei gruppi così come sono mostrati nella tabella 3b.

Infine è stata ottenuta una sottotabella (tabella 3c) in cui sono confrontati i due Day Hospital con frequenza più elevata di punteggio “molto”. Il chi quadrato, pari a 0.94 con un grado di libertà (p<0.332) suggerisce che non vi è una differenza significativa tra le due unità operative.

Discussione e Conclusioni

Accanto alle domande da 1 a 4 (che richiedevano informazioni socio-anagrafiche, con i risultati riportati nelle figure da 2 a 5) e da 6 a 8 (le risposte alle quali sono state mostrate nelle tabelle), le domande 9 e 10 sono risultate poco discriminanti per gli obiettivi del nostro studio. Assieme alle Dott.sse Bortlomani e Didoné, è stato messo a punto un nuovo questionario che viene utilizzato nella seconda edizione, iniziata nel mese di ottobre 2005 e tuttora in corso, del “Premio per gli Infermieri Day Hospital Area Oncologica”. Pertanto, la prima edizione del Premio è servita innanzitutto a migliorare lo strumento di indagine sulla qualità percepita in riferimento all’attività infermieristica.

Alcune domande a risposta aperta richiedevano di indicare episodi di particolare dedizione (domanda 11), atteggiamenti negativi (domanda 12), l’eventuale decisione di cambiare reparto (e le motivazioni, domanda 13) ed eventuali suggerimenti (domanda 14). La numerosità delle segnalazioni, l’impossibilità di operare una sintesi, la delicatezza di alcune questioni emerse hanno suggerito di fornire queste osservazioni ai Direttori delle unità operative corrispondenti. La finalità della nostra iniziativa mirava più che a giudicare le unità operative a dare uno spunto di riflessione per migliorare la qualità del servizio ai pazienti.

I risultati più importanti delle risposte alle domande 6, 7 e 8 del questionario, che indagavano sull’atteggiamento degli infermieri nei confronti dei pazienti, si possono così sintetizzare.

  1.  La qualità percepita dai pazienti oncologici afferenti ai 5 Day Hospital è generalmente buona, come si evidenzia dal fatto che lo score “per niente” è stato riportato solo 4 volte, e che al contrario, lo score “abbastanza” o “molto” (o l’uno o l’altro) è stato riferito dal 93% (351/378), 88% (334/378), e 84% (318/378) dei pazienti in risposta alle domande 6, 7 e 8, rispettivamente.
  2. Da questo sfondo di qualità medio-alta di assistenza infermieristica emergono alcune situazioni di eccellenza: le unità operativa di Pietrogrande e Semenzato. Anche se vi è qualche piccola differenza, a vantaggio dell’unità di Pietrogrande, per 2 delle tre domande considerate, tuttavia, appariva sostanzialente ingiusto negare un riconoscimento anche all’unità operativa di Semenzato. Si è quindi deciso di dividere l’ammontare del premio tra gli infermieri di questi due Day Hospital.

Ringraziamenti

Ringraziamo i soci dell’Associazione e tutti coloro che hanno fornito il loro contributo economico (tra i quali: Polifonica Vitaliano Lenguazza dell’Università di Padova, Meneghetti SpA, il Rizzo Enrico srl e il dott. Luca Bortolato Direttore di UniCreditBanca filiale Padova Zanellato), e organizzativo (tra i quali: il nostro  fotografo Marco Monari , il Sindaco del Comune di Abano Terme il dott. Adriano Cestrone, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Università di Padova).